La cornice seicentesca delle Scuderie Aldobrandini a Frascati ha accolto per la seconda volta, dopo quella del 2016, la cerimonia di consegna delle Benemerenze CONI martedì 3 dicembre alle 17.
Il Comitato Lazio del Coni ha riunito per l’occasione il mondo sportivo della provincia di Roma, in tutto 52 tra Società sportive, Dirigenti e Tecnici che hanno meritato con il loro lavoro e il loro impegno le onorificenze consegnate da Riccardo Viola, Mario Pescante e dai Sindaco di Frascati.
Tra le tante onorificenze, consegnate n. 6 Stelle d’Oro al Merito Sportivo, benemerenza riservata ai Dirigenti Sportivi, dove il regolamento per l’assegnazione che prevede almeno 30 anni di attività, richiede anche la presenza di un ricco e dettagliato curriculum di livello nazionale, quale espressione dell’impegno profuso continuativamente nel mondo dello sport.
L’importante riconoscimento è stato assegnato ad Enzo Corso, presentato come “anima“ dell’hockey a Roma , per la sua militanza a livello nazionale e regionale in ambito federale ed in qualità di Presidente di un glorioso Club sportivo, come l’Hockey Club Roma , sia nel suo ruolo di Coordinatore dei Presidenti Regionali Libertas in seno al Consiglio Nazionale dell’Ente di Promozione Sportiva, che ne fanno un Dirigente sportivo a 360 gradi.
Questi gli altri 5 premiati: Sergio Carella, per il tiro a volo; Fabrizio Gagliardi, presidente dell’UVAI (Unione Vela d’Altura Italiana); Antonio Matella, notaio nel diritto sportivo; Antonia Paparelli, da oltre 40 anni promotrice della ginnastica laziale e Nicola Tropea, storico presidente della FISI regionale. Sono state consegnate anche 11 Stelle d’argento e 25 Stelle di bronzo a chi ha svolto opera meritoria nel mondo dello sport per almeno 20 anni (dirigenti) e 30 anni (società sportive) nel caso dell’argento e 12 e 20 anni nel caso del bronzo.
Queste le parole di Enzo Corso: “Una grande soddisfazione che arriva a 18 anni dalla Stella d’Argento. Tra l’altro mi ha fatto immenso piacere che la candidatura sia stata presentata dal Coni Lazio a riconoscimento della mia vita da “uomo di sport” impegnato certamente nell’hockey ma non solo, considerando la mia esperienza in un Ente di promozione glorioso come la Libertas e nel campo della formazione. In questo momento di felicità voglio considerare questa onorificenza non un punto d’arrivo: ancora mi diverto nelle varie attività di cui mi occupo e spero di riuscire ancora a riversare sui giovani l’esperienza dirigenziale sportiva che ho accumulato negli anni.“
Nelle foto alcuni momenti della Premiazione del Coni